Diritto di accesso ai dati personali:scopri come Amazon Italia Transport s.r.l. ha affrontato il GDPR... una lezione per tutti
- Antonio De Martino
- 26 mar 2024
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di Antonio De Martino

Un elemento cruciale per le imprese di ogni angolo del globo è diventato assicurarsi di seguire alla lettera le norme sulla tutela dei dati personali. La vicenda che ha visto protagonista Amazon Italia Transport s.r.l., sanzionata dall'Autorità Garante per la protezione dei dati personali, illumina le difficoltà e le responsabilità che le società devono navigare per allinearsi al Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati, meglio noto come GDPR.
Il Cuore della Questione: il 16 novembre 2023, l'Autorità Garante ha preso una decisione significativa, sanzionando Amazon Italia Transport s.r.l. per non aver dato seguito in maniera tempestiva a una richiesta di accesso ai dati personali.
Tale inerzia è stata ritenuta una trasgressione degli articoli 12 e 15 del GDPR, che assicurano ai soggetti interessati il diritto di accedere ai dati personali che li concernono.
Questo episodio ha preso le mosse da un reclamo avanzato da un ex dipendente, che aveva sollecitato Amazon Italia Transport s.r.l. a concedergli accesso ai suoi dati personali.
La compagnia non ha risposto entro i tempi previsti dalla legge, spingendo l'ex lavoratore a fare appello al Garante.
La difesa della Società e le Conseguenze: Amazon Italia Transport s.r.l. ha fatto leva su difficoltà interne e l'ampiezza della richiesta per giustificare il ritardo nella risposta. Ha evidenziato la necessità di coordinare diverse aree dell'azienda per processare la richiesta, un'operazione che ha ecceduto i limiti temporali stabiliti dal GDPR.
L'Autorità Garante ha ritenuto tale ritardo, e l'assenza di una comunicazione al richiedente sul motivo del ritardo, come violazioni dei principi del GDPR.
Inoltre, ha osservato che l'azienda avrebbe potuto richiedere chiarimenti per agevolare l'elaborazione della richiesta, come indicato dalle Linee guida sul diritto di accesso.
Il Responso e le Sue Ripercussioni: L'Autorità ha concluso che l'elaborazione dei dati effettuata da Amazon Italia Transport s.r.l. era illegittima e ha inflitto una sanzione amministrativa pecuniaria di 40.000 euro. Questo esito sottolinea l'importanza del rispetto dei termini e delle procedure previste dal GDPR, oltre alla necessità di adottare misure proattive per assicurare la conformità.
Lezioni per le Aziende: il caso di Amazon Italia Transport s.r.l. ricorda a tutte le imprese l'essenzialità della conformità al GDPR. Le inadempienze nei diritti degli interessati non portano solo a multe salate, ma possono anche intaccare l'immagine dell'azienda. Per scongiurare situazioni simili, è fondamentale che le compagnie istituiscano processi e procedure efficaci per rispondere prontamente alle richieste di accesso ai dati personali e per comunicare in modo efficace con i soggetti interessati.
Adempiere al GDPR non rappresenta soltanto un obbligo giuridico, ma una necessità etica imperativa che riflette il rispetto per la privacy e i diritti degli individui.
Garantire il Diritto di accesso ai dati personali per gli Interessati è una prerogativa imprescindibile per ogni azienda.
In questo contesto, è imperativo per le aziende potenziare le loro politiche di tutela dei dati e assicurare un trattamento delle informazioni personali trasparente e responsabile.